LG SIGNATURE 65G6V OLED 65" ULTRA HD 4K G6 HDR 3D WEBOS 3.0
OLED o LCD? Qual è la miglior TV? È qualcosa che ci chiedono spesso. Ma è anche una domanda alla quale non rispondiamo mai di fretta poiché ci sono molti fattori da considerare, incluso il prezzo, le dimensioni, il design e altre caratteristiche più o meno desiderabili. Qualche volta capita però un prodotto che ci fa perdere la ragione e cominciamo a scodinzolare come farebbe un cane davanti a una macelleria. Prendete il TV OLED 65G6V della LG, ad esempio. Uno stupendo campione di tecnologia e design (8.500 euro). Non è un caso che il marketing di LG debba ricorrere a super superlativi, come ultra-premium. Questa TV si qualifica a pieno titolo nella serie Signature del produttore sud coreano, una sorta di squadra di super eroi high-tech.
Cos’ha di tanto speciale questo TV? Per cominciare, la qualità delle immagini prodotte dalla linea G6 è sicuramente una delle migliori che abbiamo mai vista. Il pannello OLED garantisce un nero assoluto e senza alcun effetto o alone. La risoluzione 4K Ultra HD (3.840 x 2.160) garantisce ricchezza di particolari e immagini ben definite. E poi c’è l’High Dynamic Range (HDR) per un contrasto elevato e un ampio intervallo di colori. La gamma G6 integra un pannello a 10 bit con trattamento dei segnali a 10 bit e copertura del 90% dello spazio colore DCI-P3, il che significa più di un miliardo di sfumature.
Il pannello raggiunge una luminosità di picco di 800 nit e ha un livello del nero inferiore a 0,0005 nit (un nit è grosso modo equivalente alla luce emessa da una candela). Ultra HD e HDR, servite su un piatto OLED, ovvero la “santa trinità” della tecnologia televisiva. Non dovete credere necessariamente alle nostre parole. Il TV OLED 65G6V soddisfa tutti i requisiti delle specifiche per l’Ultra HD Premium, lo standard definito dalla UHD Alliance, un consorzio che raggruppa fabbricanti e case cinematografiche. Non solo il TV è anche compatibile con lo standard Dolby Vision, nel caso in cui prenda mai piede quello che è oggi uno standard di nicchia per l’HDR.
Non ci sembra di esagerare nel definire il 65G6V un TV a prova di futuro, ma abbiamo visto raramente un modello così ben attrezzato per soddisfare le richieste di oggi e le tendenze di domani. Per i nostalgici, c’è poi il 3D passivo con due paia di occhiali inclusi. Abbiamo bombardato il nuovo OLED di LG con diversi dischi di test, incluso The Martian su Blu-ray 4K Ultra HD. Non c’è miglior test della dinamica dei neri abissali e luci accecanti della frontiera finale, ma il G6 affronta senza esitazioni il percorso di guerra popolato da paesaggi marziani, scintillii del sole sul casco e scene in esterni luminosi che passano poi allo spazio profondo con il luccichio delle stelle.
Non è la ricchezza di dettagli che ci stupisce (sebbene ce ne siano in abbondanza), neanche la profondità delle ombre che raggiunge, quanto la dinamica che offre e il livello di sfumature che l’accompagna. Gli elementi più luminosi brillano e quelli più scuri restano tali, senza mai alcun compromesso. Anche nella difficile scena del centro della NASA in cui i personaggi stanno davanti a schermi lampeggianti nell’oscurità, tutti i dettagli sono sempre ben distinguibili. Perfettamente sfumati anche i colori, con tutte le variazioni più minute che vi aspettereste nella vita reale. Nella scena in cui Matt Demon guarda il germoglio della prima patata, le sfumature verdi delle foglie sono perfettamente naturali e convincenti.
Uno dei problemi dei primi OLED era un’apprezzabile vignettatura (le immagini erano più scure ai bordi), specialmente nelle TV a schermo curvo, ma questo difetto sembra essere stato risolto. Non preoccupatevi se non avete ancora un player Blu-ray Ultra HD, al momento non sono indispensabili per godere di questa TV. Il G6 rende al meglio anche con i video 4K di Netflix. Guardando materiale non–HDR, potrete notare un calo della profondità di colori e dell’impatto complessivo, ma non c’è mai una mancanza di vibranza.
Passando a Blu-ray e DVD, la resa è ancora di buon livello. Il TV è un esperto nella conversione. Mentre perdete dettagli man mano che diminuite la risoluzione, le immagini sono comunque ben definite e il rumore è minimo. Il movimento può causare qualche problema, ma è facilmente controllabile con le impostazioni Trumotion. Le impostazioni di base sono un po’ aggressive, con artefatti ben visibili, quindi raccomandiamo di modificarle manualmente e non andare oltre il secondo o terzo gradino delle impostazioni per lo sfarfallio e la sfocatura. Nel complesso, queste sono le migliori immagini che abbiamo visto quest’anno.
LG si è evidentemente impegnata e i risultati si sentono, grazie a un sistema di altoparlanti a 4.2 canali per complessivi 60 W firmato da Harman Kardon. Sebbene anche LG riconosca che non ci sia confronto rispetto a un sistema di altoparlanti dedicato, ha puntato maggiormente sulla chiarezza dei toni intermedi e sulla direzionalità del suono, rivolto direttamente allo spettatore piuttosto che verso l’alto o il basso come accade di norma in molti TV. Oltre ad avere altoparlanti di qualità, LG ha aggiunto un funzionale sistema di calibrazione dell’audio che utilizza toni test per adattare l’audio della TV alla vostra stanza. Da quanto abbiamo potuto sperimentare, il sistema funziona e l’audio così regolato è più bilanciato nei toni rispetto alle impostazioni di base.
L’audio del G6 è ampio e spazioso, con bassi ricchi di peso e un dinamismo ben superiore a quanto ci si aspetterebbe da un sistema così sottile. Il suono è più ricco di sfumature e arrotondato di quello del LG OLED65EV (il modello inferiore) che utilizza una sound bar a 2.2 canali da 40 W. Le prestazioni sonore del G6 possono essere migliorate con un sistema di altoparlanti esterni o una sound bar dedicata, ma se non volete altri dispositivi, la qualità è più che sufficiente per gustarsi un film.
Per gli appassionati del montaggio a parete c’è poi una chicca: la base con gli speaker è ruotabile all’indietro e il suono fuoriesce da una griglia secondaria. In pratica, sia che il TV sia sul suo supporto oppure montato a parete, il suono viene sempre emesso frontalmente.
Facciamo un passo indietro per un momento e guardiamo il TV nel suo complesso. Da un punto di vista puramente estetico, il G6 è veramente bello. Per cominciare, questo è il TV più sottile che LG abbia mai prodotto. Il pannello OLED ha uno spessore di 2,57 mm ed è fissato a una lastra di vetro che fa da rinforzo. LG ha scelto un approccio “unibody” dove tutto si incastra perfettamente, senza nessun punto visibile per lo smontaggio, quindi inutile cercare una qualsiasi vite. Noterete anche che il G6 ha uno schermo piatto, LG ha ascoltato le lamentele dei clienti che non vogliono schermi curvi, particolarmente quelli della fascia più alta del mercato che prediligono il montaggio a parete. Anche la base del G6 è ben più di un semplice piedistallo, ospita 4 ingressi HDMI, 3 porte USB, la porta ethernet, l’ingresso per l’antenna, l’uscita audio ottica e un ingresso component, utilizzabile con l’adattatore fornito a corredo.
L’interfaccia intuitiva di Web OS è ora alla sua terza generazione e LG non ha trafficato troppo con la interpretazione, fondamentalmente una barra a scomparsa con riquadri di colori brillanti che permette di saltare fra app e ingressi. L’interfaccia è lineare, veloce e intuitiva e non è una sorpresa che altri concorrenti abbiano seguito la stessa strada. Una delle novità è la presenza di nuove opzioni che permettono di passare direttamente ai vostri canali e contenuti favoriti. Potete selezionare serie TV specifiche dalla barra a scomparsa, evitando il passaggio da una app.
Parlando di app, avrete accesso ai più importanti servizi di video streaming – come Netflix, Chili, TIM vision e Infinity – o a servizi come Rai Replay Mediaset Rewind e La7 on Demand. Per finire, ci sono due telecomandi. Quello principale è una versione rivista dei modelli dello scorso anno che integra un puntatore giroscopico con i tradizionali tasti. L’altro è più piccolo, offre una scelta minore di funzioni ed è ideale per chi preferisce la semplicità.